oss e somministrazione di terapia
Re: oss e somministrazione di terapia
Per essere precisa ho riletto il profilo delll'oss.. non c'è propio scritto quello che ho detto sopra ma che può essere di supporto o sostitutivo alla famiglia per la corretta assunzione della terapia e uso di attrezzature mediche semplici.. quindi descrive un aspetto dei medicinali non in maniera dettagliata.
Re: oss e somministrazione di terapia
Il mascherato di titolo di laurea e di dottore (IP), fino al 1999, in funzione del mansionario, eseguiva tonnellate di terapia endovenosa ed altre mansioni alla stessa stregua di come oggi l'oss può compiere determinati atti professionali. Cioè sotto controllo e direzione dell'onnipotente medico. Oggi noto che l'infermiere assume sempre più le sembianze dell'onnipotente nel tutelare l'esclusività degli atti professionali, senza rendersi conto che l'evoluzione della professione è insita anche nel cedere alcune peculiarità per assumerne altre di livello superiore.
Se non cedo, dunque, la terapia IM, sc, la piccola medicazione ed altre analoghe stronzatelle e magari rendo responsabile (per legge, nè per protocollo, nè per LG, ne per nessuna scemnza simile) l'oss di quello che fa, non espletrò MAI le funzioni che mi vedono evoluto essendo responsabile della prevenzione delle malattie e delle disabilità. Se per esempio sono dedito a merde, pisciazzelle varie ecc ecc ecc...., non potrò MAI valutare, scientificamente parlando, la funzione residua del detrusore in paziente portatore di CV a lunga permanenza con tutti i mezzi di cui dovrei disporre; uno di essi è certamente l'ecografia vescicale per lo studio e la valutazione di questo organo per la rimozione del CV. Invece facciamo ancora i professionisti a chiacchiere. L'onnipotente prescrive ed io pedissequamente attuo, senza pensare alle UTI, al danno che deriva dal CV,senza pensare la frustrazione, il fastidio che il paziente prova nel dover tenere conficcato quell'affare là, in quel buco là e senza tenere conto di avere infranto le regole che mi vengono dettate dal profilo professionale e da quella sorta di CD. Insomma, veramente vogliamo continuare ad occuparci della iniezione intramuscolare e sottocutanea????

Se non cedo, dunque, la terapia IM, sc, la piccola medicazione ed altre analoghe stronzatelle e magari rendo responsabile (per legge, nè per protocollo, nè per LG, ne per nessuna scemnza simile) l'oss di quello che fa, non espletrò MAI le funzioni che mi vedono evoluto essendo responsabile della prevenzione delle malattie e delle disabilità. Se per esempio sono dedito a merde, pisciazzelle varie ecc ecc ecc...., non potrò MAI valutare, scientificamente parlando, la funzione residua del detrusore in paziente portatore di CV a lunga permanenza con tutti i mezzi di cui dovrei disporre; uno di essi è certamente l'ecografia vescicale per lo studio e la valutazione di questo organo per la rimozione del CV. Invece facciamo ancora i professionisti a chiacchiere. L'onnipotente prescrive ed io pedissequamente attuo, senza pensare alle UTI, al danno che deriva dal CV,senza pensare la frustrazione, il fastidio che il paziente prova nel dover tenere conficcato quell'affare là, in quel buco là e senza tenere conto di avere infranto le regole che mi vengono dettate dal profilo professionale e da quella sorta di CD. Insomma, veramente vogliamo continuare ad occuparci della iniezione intramuscolare e sottocutanea????

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Re: oss e somministrazione di terapia
no, io non ci tengo particolarmente...
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Re: oss e somministrazione di terapia
Io si', in modo ferreo anche e me le tengo strette con la paura che se qualche esaltato urla troppo domani mi fanno fare per legge, dove oggi invece posso di no, questo e anche quello e LO STIPENDIO NON CAMBIA 

Re: oss e somministrazione di terapia
Preferisco tenermi stretto stretto l'iniezione IM e SC e lasciare a loro ciò che è di loro competenza: pannoloni,padelle e rifacimento letti, per esempio. Continuando così va a finire che loro fanno terapia mentre noi ci occupiamo dell'assistenza basepicard ha scritto: Insomma, veramente vogliamo continuare ad occuparci della iniezione intramuscolare e sottocutanea????

Re: oss e somministrazione di terapia
Punti di vista.....
Io sono per l'evoluzione della professione. Il termine evoluzione, evoluto, indica sviluppo verso una forma più perfetta di quella primordiale e pertanto non voglio restare ad essere il siringaio di sempre, ma colui che è capace di prevenire malattie e disabilità, colui che è in grado di andare oltre all'esecuzione dell'ordine pedissequo.
Punti di vista, meri punti di vista. Ma contenti tutti, contento anch'io, figuriamoci....

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Re: oss e somministrazione di terapia
Anche perchè lo stipendio o il riconoscimento economico sono materia di contrattazione sindacale, non professionale.
Le vie pertanto potrebbero essere due: si danno come acquisite alcune attività avanzate (picc, uso dell'ecografo in campo urologico, ega e balle varie) e quindi, dopo contrattazione locale o nazionale se ne stabilisce un riconoscimento economico come specializzazione o quello che altro si preferisce.
Ma di questi tempi la vedo un po' duretta.
Oppure, in ambito professionale, e qui subentra necessariamente il collegio, si stabilisce che alcune attività non sono più dell'infermiere e che altre, invece, lo sono diventate per consuetudine e per preparazione specifica; da qui, l'avanzamento della professione, potrebbe diventare cosa seria e inevitabilmente, non ora, nè domani, la contrattazione ne terrebbe conto, perchè in automatico, aumenterebbe il carico di responsabilità professionali.
Visto che ritengo che un infermiere dovrebbe saper svolgere il lavoro in tutto il territorio nazionale, anche il corso di studi dovrebbe aggiornarsi, dimenticando, una volta per tutte, tutte le attività alberghiere o di base che diverrebbero patrimonio dell'oss.
A sua volta, costui, diverrebbe responsabile del proprio operato, eliminando anche qua, una volta per tutte, il legame di responsabilità con l'infermiere che, avendone già abbastanza di sue, ne ha un po' piene le scatole di prendersi pure quelle degli altri.
A fa questo e ne è responsabile; B fa quest'altro e ne è responsabile.
Ma per procedere occorre per forza lasciare indietro un po' di zavorra e non cercare di tenercela stretta.
Tanto, nemmeno il peso della responsabilità nei confronti del lavoro dell'oss ci viene riconosciuto economicamente.
Ma quando mai?
Le vie pertanto potrebbero essere due: si danno come acquisite alcune attività avanzate (picc, uso dell'ecografo in campo urologico, ega e balle varie) e quindi, dopo contrattazione locale o nazionale se ne stabilisce un riconoscimento economico come specializzazione o quello che altro si preferisce.
Ma di questi tempi la vedo un po' duretta.
Oppure, in ambito professionale, e qui subentra necessariamente il collegio, si stabilisce che alcune attività non sono più dell'infermiere e che altre, invece, lo sono diventate per consuetudine e per preparazione specifica; da qui, l'avanzamento della professione, potrebbe diventare cosa seria e inevitabilmente, non ora, nè domani, la contrattazione ne terrebbe conto, perchè in automatico, aumenterebbe il carico di responsabilità professionali.
Visto che ritengo che un infermiere dovrebbe saper svolgere il lavoro in tutto il territorio nazionale, anche il corso di studi dovrebbe aggiornarsi, dimenticando, una volta per tutte, tutte le attività alberghiere o di base che diverrebbero patrimonio dell'oss.
A sua volta, costui, diverrebbe responsabile del proprio operato, eliminando anche qua, una volta per tutte, il legame di responsabilità con l'infermiere che, avendone già abbastanza di sue, ne ha un po' piene le scatole di prendersi pure quelle degli altri.
A fa questo e ne è responsabile; B fa quest'altro e ne è responsabile.
Ma per procedere occorre per forza lasciare indietro un po' di zavorra e non cercare di tenercela stretta.
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Ma quando mai?
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Re: oss e somministrazione di terapia
susanna, non ricominciamo con la storia dei budget insufficienti nè, che mi viene il mal di stomaco... vendiamo un po di direttori generali e sanitari e compriamo gli infermierisusanna ha scritto: Non è legale, ma se le regioni, le asl, i budget non prevedono personale infermieristico o medico non c'è molto altro da fare.

Tornando poi al solito discorso sull'evoluzione professionale. Se l'infermiere fosse veramente evoluto e in grado sia tecnicamente che legalmente di prendere decisioni sue, senza bisogno di un medico, riguardo alla terapia (e non mi riferisco solo all'atto del somministrare da un buco piùttosto che da un altro ma del decidere cosa fare), riguardo all'utilizzo dei presidi, di eseguire quei 3 esami di base che sono EGA e ecografia, e ECG (che per il 50 % degli infermieri significa attaccar gli elettrodi e non accorgersi nemmeno se per sbaglio ne hanno invertito uno), se fossero riconosciute queste cose, un infermiere sarebbe sempre presente in una struttura perchè fondamentale per l'erogazione di prestazioni di qualità. Invece siccome l'unica cosa che possiamo fare è guardare la prescrizione e dare la pastiglia, è ovvio che chi dirige le strutture mette li un oss, tiene le dita incrociate sperando che non succeda niente di spiacevole e risparmia sull'ingaggio. Però la tutela e l'evoluzione della professione passa per l'ipasvi che ha una presidentessa, un genio, che dice che il fatto di spalare la cacca non sia demansionamento... e quindi.. allibisco e sto zitto, anzi imparo una lingua e vado via da questo paese di m...
Ultima modifica di tiziano 85 il 19/09/2011, 1:18, modificato 1 volta in totale.
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Re: oss e somministrazione di terapia
susanna ha scritto:Anche perchè lo stipendio o il riconoscimento economico sono materia di contrattazione sindacale, non professionale.
Le vie pertanto potrebbero essere due: si danno come acquisite alcune attività avanzate (picc, uso dell'ecografo in campo urologico, ega e balle varie) e quindi, dopo contrattazione locale o nazionale se ne stabilisce un riconoscimento economico come specializzazione o quello che altro si preferisce.
Ma di questi tempi la vedo un po' duretta.
Oppure, in ambito professionale, e qui subentra necessariamente il collegio, si stabilisce che alcune attività non sono più dell'infermiere e che altre, invece, lo sono diventate per consuetudine e per preparazione specifica; da qui, l'avanzamento della professione, potrebbe diventare cosa seria e inevitabilmente, non ora, nè domani, la contrattazione ne terrebbe conto, perchè in automatico, aumenterebbe il carico di responsabilità professionali.
Visto che ritengo che un infermiere dovrebbe saper svolgere il lavoro in tutto il territorio nazionale, anche il corso di studi dovrebbe aggiornarsi, dimenticando, una volta per tutte, tutte le attività alberghiere o di base che diverrebbero patrimonio dell'oss.
A sua volta, costui, diverrebbe responsabile del proprio operato, eliminando anche qua, una volta per tutte, il legame di responsabilità con l'infermiere che, avendone già abbastanza di sue, ne ha un po' piene le scatole di prendersi pure quelle degli altri.
A fa questo e ne è responsabile; B fa quest'altro e ne è responsabile.
Ma per procedere occorre per forza lasciare indietro un po' di zavorra e non cercare di tenercela stretta.
Tanto, nemmeno il peso della responsabilità nei confronti del lavoro dell'oss ci viene riconosciuto economicamente.
Ma quando mai?
santi subito!!picard ha scritto: Punti di vista.....
Io sono per l'evoluzione della professione. Il termine evoluzione, evoluto, indica sviluppo verso una forma più perfetta di quella primordiale e pertanto non voglio restare ad essere il siringaio di sempre, ma colui che è capace di prevenire malattie e disabilità, colui che è in grado di andare oltre all'esecuzione dell'ordine pedissequo.
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PS: bella foto picard
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Re: oss e somministrazione di terapia
Tutto verosimile ma solo a livello locale. Ci troveremmo con lo stesso infermiere pagato 4000€ al mese al San Raffaele, Gemelli, Mayer e i costanti 1500€ al mese da anni a questa parte in Azienda Ospedaliera da Padova.susanna ha scritto:Anche perchè lo stipendio o il riconoscimento economico sono materia di contrattazione sindacale, non professionale.
Le vie pertanto potrebbero essere due: si danno come acquisite alcune attività avanzate (picc, uso dell'ecografo in campo urologico, ega e balle varie) e quindi, dopo contrattazione locale o nazionale se ne stabilisce un riconoscimento economico come specializzazione o quello che altro si preferisce.
Ma di questi tempi la vedo un po' duretta.
Oppure, in ambito professionale, e qui subentra necessariamente il collegio, si stabilisce che alcune attività non sono più dell'infermiere e che altre, invece, lo sono diventate per consuetudine e per preparazione specifica; da qui, l'avanzamento della professione, potrebbe diventare cosa seria e inevitabilmente, non ora, nè domani, la contrattazione ne terrebbe conto, perchè in automatico, aumenterebbe il carico di responsabilità professionali.
Visto che ritengo che un infermiere dovrebbe saper svolgere il lavoro in tutto il territorio nazionale, anche il corso di studi dovrebbe aggiornarsi, dimenticando, una volta per tutte, tutte le attività alberghiere o di base che diverrebbero patrimonio dell'oss.
A sua volta, costui, diverrebbe responsabile del proprio operato, eliminando anche qua, una volta per tutte, il legame di responsabilità con l'infermiere che, avendone già abbastanza di sue, ne ha un po' piene le scatole di prendersi pure quelle degli altri.
A fa questo e ne è responsabile; B fa quest'altro e ne è responsabile.
Ma per procedere occorre per forza lasciare indietro un po' di zavorra e non cercare di tenercela stretta.
Tanto, nemmeno il peso della responsabilità nei confronti del lavoro dell'oss ci viene riconosciuto economicamente.
Ma quando mai?
Solo il padrone puo' fare gli interessi del lavoratore!
Io voglio che contratto e professionalita' vadano a braccetto. Fino a che mi sara' permesso dire di no o meglio, da sbellicarsi dalle risate:
"Non lo so fare aspettiamo chi lo sa fare" e lo stipendio non cambia come mi e' successo al cambio poco tempo fa non si va da nessuna parte.

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