Infermiera accusata di eutanasia

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franco
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Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da franco »

Salve

«Volevo aiutarlo. Soffriva,
gli ho dato una dose extra»
MARCO ACCOSSATO
TORINO
«Non sono un’assassina, non ho ucciso quell’uomo, l’ho solamente aiutato a non soffrire».Parla, Piera Varetto. Cinque giorni dopo la morte di Sandro Lepore, l’uomo di 42 anni cui avrebbe somministrato una dose letale di sedativo nel reparto di rianimazione del San Giovanni Bosco di Torino, l’infermiera sospettata di eutanasia e indagata per omicidio volontario non riesce più a tenere tutto dentro. Di fronte al pm, l’altro ieri, ha dichiarato di non voler rispondere ad alcuna domanda finché non sarà accompagnata dal suo difensore, l’avvocato Claudio Maria Papotti. Ma è impossibile continuare a tacere, con un’accusa così pesante. Racconta e si sfoga.

Tratto dalla Stampa di torino l'articolo per esteso è molto esauriente:
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/ ... stp/46021/" onclick="window.open(this.href);return false;

L'accusa è drammatica anche se sembra una situazione di incomunicabilità fra Medici e Infermieri
mostra una carenza nelle decisioni importanti come la fine della vita,
spesso ignorata da una parte della medicina.

Il collegio IPASVI di Torino ha preso posizione:
COLLEGIO INFERMIERI SU CASO SOSPETTO DI EUTANASIA, NON LO E'
L'infermiera indagata si difende, i colleghi le danno ragione
(ANSA) - TORINO, 20 AGO - Non ha ''nulla a che vedere con l'eutanasia'' il caso dell'infermiera di Torino indagata per un sospetto caso di eutanasia. Lo dichiara in una nota il Collegio degli infermieri (Ipasvi) di Torino, di fronte al quale ieri la donna ha ricostruito la vicenda. ''L'ascrivere a questo ambito l'episodio segnalato - sostiene la presidente del Collegio, Maria Adele Schirru - crea un 'inganno' che non sostiene e non facilita il dibattito e il confronto delle posizioni''.(ANSA).



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Re: Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da Guazzo »

Ho seguito la vicenda solamente tramite le pagine scritte dai luminari di varie testate giornalistiche.

Su alcuni giornali è stato riportato che l'infermiera avrebbe detto di aver aiutato la persona a morire su altri invece viene negato che l'infermiera abbia detto questa frase.

Su alcuni giornali viene detto che il medico che ha denunciato l'accaduto abbia sentito le parole direttamente dall'infermiera su altri invece la frase sarebbe stata riportata dalle colleghe al medico.

I professionisti della carta straccia non riescono a riportare i fatti come sono realmente avvenuti negando quanto affermato sulla stesso giornale il giorno prima.

Come al solito i paragiornalai hanno gettato fango sulla nostra professione senza alcuna cognizione di causa.
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propofol
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Re: Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da propofol »

Guazzo ha scritto:
I professionisti della carta straccia non riescono a riportare i fatti come sono realmente avvenuti negando quanto affermato sulla stesso giornale il giorno prima.

Come al solito i paragiornalai hanno gettato fango sulla nostra professione senza alcuna cognizione di causa.
Sono d'accordo con te..come al solito c'è solo la caccia alla notizia per vendere più giornali senza pensare al fango che si getta in faccia alle persone o a quello che si scrive (sul discorso di "quello che si scrive" basta pensare a quando Massa fece la TAC di controllo e in giro si lesse che vi erano buone notizie in quanto la tac era "positiva"...se era positiva di buone notizie non ne vedevo molte)...lo fanno con tutti, non solo con gli infermieri, e in tutti i casi in cui c'è il sentore di vendere...con la sanità questo è una certezza...medici e infermieri sono senza dubbio i più colpiti...
Quello che più fa incazzare è che quando poi la persona a cui si è puntato il dito ne esce pulita, quanti chiedono scusa con un articolo? Certo le scuse non vendono...
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Re: Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da susanna »

I casi sono due:
caso A. la collega non è stata in grado, in perfetta buona fede, di prevedere l'effetto di una dose extra di analgesico; collega buona, caritatevole, con cui posso anche essere d'accordo, ma: la posologia non deve venire decisa da un infermiere, bensì da un medico (se qualcuno volesse il contrario, questo caso sancirà ulteriormente la non preparazione della classe infermieristica); pertanto, la collega ha sbagliato.
caso B. la collega ha voluto, coscientemente, porre fine alla sofferenza del paziente; punto di vista su cui si può discutere, ma anche in qyuesto caso, la collega ha sbagliato.
Il paziente è deceduto prima del tempo: la collega ha inesorabilmente sbagliato.
Ma l'ipasvi, se la prende con i giornalisti...questa è la corporazione: difendere i propri, sempre e comunque.
Ennesima figura per tutta la categoria.
(rimane, comunque, la mia totale solidarietà per la collega, che difenderei in ogni caso, dal punto di vista umano, ma non certo professionale)
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giordma
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Re: Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da giordma »

Questo caso è solo il primo dei tanti che verranno...
è la dimostrazione del completo abbandono degli infermieri alle loro responsabilità e la prova che sono gli infermieri stessi a non accorgersi di quello che sta succedendo.
Bastava l'adozione di una cartella infermieristica per evitare questo tragico incidente!
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franco
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Re: Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da franco »

giordma ha scritto:Questo caso è solo il primo dei tanti che verranno...
è la dimostrazione del completo abbandono degli infermieri alle loro responsabilità e la prova che sono gli infermieri stessi a non accorgersi di quello che sta succedendo.
Bastava l'adozione di una cartella infermieristica per evitare questo tragico incidente!
Ciao
leggendo un articolo successivo,
la cartella informatizzata ce l'hanno,
ma era in manutenzione dal CED...

Quello che mi sconvolge è la non presa di posizione da parte di certi "Medici"
che una persona sia in condizioni irrecuperabili, che il decorso è solo il decesso imminente.

Ora potrebbero esserci medici
che si sforzano di prolungare la vita solo perchè il decesso non avvenga quando sono loro in servizio?
Così non si hanno grane,
tanto hanno fatto tutto il possibile per la vita del pz.

Ma a logica quando il decesso non è evitabile per malattia o trauma o altro,
e le terapie stabilizzano le condizioni fisiologiche,
non è umano togliere la sofferenza a quella persona morente.
Che nel linguaggio comune possa essere inteso come far morire,
o anticipare la morte perchè si guardano troppi film,
in un linguaggio professionale vuol dire quello che dice il termine togliere il dolore o gli stimoli che causano stress inutile.

Purtroppo c'è una mancanza di cultura sulla gestione del morente che è spaventosa.
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propofol
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Re: Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da propofol »

franco ha scritto: Purtroppo c'è una mancanza di cultura sulla gestione del morente che è spaventosa.
Nulla di più vero...manca la "cultura della morte"...non c'è l'dea che la morte faccia parte della vita e sia una cosa inevitabile...spesso il confine tra accanimento terapeutico e diritto alla vita viene superato senza rendersene conto...proprio per queste mancanze...
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Re: Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da luis »

Profondo sostegno alla collega, speriamo ne esca a testa alta.

luis :( :( :( :(
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andrea1983
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Re: Infermiera accusata di eutanasia

Messaggio da andrea1983 »

propofol ha scritto:
franco ha scritto: Purtroppo c'è una mancanza di cultura sulla gestione del morente che è spaventosa.
Nulla di più vero...manca la "cultura della morte"...non c'è l'dea che la morte faccia parte della vita e sia una cosa inevitabile...spesso il confine tra accanimento terapeutico e diritto alla vita viene superato senza rendersene conto...proprio per queste mancanze...
Avendo lavorato in rianimazione, e penso che anche propofol me lo confermi il confine tra accanimento e diritto alla vita è molto molto sottile.
e sono conpletamente concorde con franco che afferma che c'è una carenza importante sulla cultura e la genstioen della morte.

E' vero anche che c'è anche una macnanza di collaborazione e di dialogo forse tra le dategorie in questo caso ma devo ammettere che in una terapia intesiva il limite tra cosa posso e non posso è molto sottile. tra quello che si fa e non si dovrebbe fare anche. Esistono moltissimi protocolli ma c'è sempre qualcosa che manca.

Sostegno e solidarietà alla collega in tutto e per tutto, forse anche io avrei fatto la stessa cosa, non so, ma quando si fa soffrire la gente inutilmente non lo posso vedere e sopportare... ma...

Andrea
...non dimenticarsi mai di lavorare davanti a persone...che soffrono spesso...moto piu' di noi...siamo fortunati ricordiamocelo sempre...moltissimo...
Andrea - Ticino Svizzera
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