Sinceramente,mi da abbastanza fastidio questa idea che si può parlare di qualcosa solo se ci si è dentro da 30 anni. Quando sono intervenuta nelle discussioni ho sempre specificato di non avere la pretesa di sapere nulla,essendo agli inizi.
Ma la sanità non è una casta chiusa inacessibile dall'esterno,proprio perchè ognuno di noi ci entra in relazione prima o poi,in prima persona o soprattutto attraverso parenti e/o amici,e i risultati li vede sulla propria pelle e su quella di chi vuol bene.
Tutti coloro che hanno visto qualcosa di sbagliato,di brutto,hanno tutto il diritto di dire "è stata una schifezza".
Se poi qualcuno si offende e la estende a tutta l'area sanità,mi dispiace,perchè non mi sembra di avere mai negato che esistono le eccellenze,i colleghi coscienziosi,i medici coscienziosi.
Io ribalto la questione ora,e se fossi una infermiera che lavora da 20 anni e sentissi una studentessa dire che ha gia visto diverse schifezze in 2 anni di tirocinio,mi preoccuperei o di aver lavorato in un isola felice,o di non aver mai notato la realtà che mi sta attorno.
Vuoi esempi concreti? Te li faccio,no problem,a rischio di annoiare tutto il forum con questioni che non interessano. E roba da denuncia però.
Esperienze personali: diversi anni fa mio nonno,malato di tumore stabile e non terminale (per intenderci,aveva ancora davanti a se uno due anni di vita),è morto di sepsi a causa di diverse ulcere da decubito. Era rimasto insensibile nelle gambe;entrato in ospedale,in medicina,per motivi futili,e senza una lesione nemmeno da arrossamento,è morto 2 settimane dopo,senza uscirci più,con l'intera area sacrale e la metà inferiore della schiena letteralemte in putrefazione e una broncopolmonite da stasi. Io non voglio nemmeno commentare,allora ero una ragazzina (purtroppo),i miei non hanno sporto denuncia. Ne ho un altra notevole di esperienze simili,ma non voglio annoiare nessuno con gli affari miei.
Esperienze accadute nei reparti di tirocinio: alcune di queste mi sono state riportate dai tuoi colleghi che lavorano da 20 o 30 anni,o perchè accadute durante un mio smonto,o perchè accadute poco prima che arrivassi in tirocinio, o perchè gli studenti vengono tenuti lontani da certe questioni di reparto. Sono fatti di una gravità inaudita,che preferisco non raccontare in pubblico,e che sono costati la vita ad un paio di pazienti. Per quel che riguarda la mia esperienza personale e querllo che ho visto,ho visto: visite mediche fatte in 10 nanosecondi senza nemmeno visitare il paziente,osservarlo,e senza nemmeno lasciarlo parlare quando elencava i suoi sintomi;drenaggi tolti troppo presto che hanno causato raccolte che hanno dovuto essere operate in urgenza,una garza lasciata in un intestino,che ha creato una occlusione,e ha causato la terza operazione ad un malato quasi terminale nel giro di sei mesi.....devo continuare? Perchè non me le sto inventando,e ne ho altre...tutte viste in reparti ed ospedali diversi.....
Errare è umano,e in una intera vita professionale statisticamente un errore ci sta. Purtroppo però quando si gioca con le persone,nè l'ignoranza,nè l'errore,nè tantomeno il menefreghismo sono consentiti. E purtroppo il 90% delle "schifezze" (si,proprio schifezze!), che ho visto/subito,sono state fatte per menefreghismo,indi dolo e non ignoranza (leggi,in un paese civile galera,in Italia,nulla).
A questo punto ci sarebbe una riflessione da fare,che non ho tempo di fare,sul fatto che certe situazioni si creano non perchè solo la sanità sia marcia,ma perchè l'intera Italia e le sue istituzioni,sono marce alle fondamenta,ovunquee;sanità,università,enti pubblici,istituzioni di governo....se questo da fastidio perchè non si desidera vedere, mi dispiace, io non lo taccio comunque.
Purtroppo,l'errore e il menefreghismo,causano dei morti se si lavora con la salute delle persone,e in un paese in cui si ha la certezza di rimanere impuniti,questi fenomeni,è normale che avvengano e che si moltiplichino.
Ora io (non è un attacco a te xx46,davvero),sono stanca stanca e strastanca che,per il semplice fatto di non accettare questo stato di cose,venga sconsigliata da più persone di fare l'infermiera. Le tue per un attimo mi sono sembrate le parole della caposala che tanto ho odiato,che mi voleva bocciare (raccontai la mia esperienza mesi fa su questo forum). Per tutti gli infermieri che non mi trovano adatta,il motivo non è nè la mancanza di conoscenza,ne di abilità lavorativa,nè di relazione con il paziente. Il motivo è sempre e solo stato che sono una rompiballe,non taccio,non chino la testa,porto avanti sempre e comunque le mie idee. E io tiro dritto.
Perchè la vecchia trita e ritrita frase catto-moralista "se ci fosse un tuo parente li,cosa vorresti", io davvero me la faccio sempre. E siccome io tirerei il collo a certi medici o infermieri,se si comportassero con i miei genitori come si sono comportati con certi pazienti (soprattutto anziani ed extracomunitari,guarda caso,le fasce più indifese),continuerò sempre a dire che quello che ho visto,relativamente a questi episodi specifici (e non al tuo intero ambito lavorativo,come tu hai detto), che sono schifezze!
E lo urlo e lo ribadisco e quando sarò una infermiera,e non come ora che conto come il 2 di picche in reparto, tutelerò queste persone;e si,fare questo lavoro credendoci,diventa proprio un campo di battaglia! Se vivi in un isola felice,xx46,sei davvero fortunata.
Con rispetto (davvero), una umile studentessa :D che però rivendica il diritto di dire ciò che ha visto in prima persona

