Nella mia zona non solo c'è reperibilità festiva per tutti i pz in regime ADI , ma , da qualche anno è operativo un servizio di Cure Palliative sulle 24 /H che prevede la collaborazione attiva dei familiari con l'infermiere a cui puoi telefonare anche la notte per problemi improvvisi, almeno era così fino a 5 anni fa , quando io andai a lavorare altrove e dovetti lasciare quel servizio. Devo dire che la soddisfazione professionale che ebbi modo di vivere in quei anni sul territorio, in ospedale non l'ho più provata.
Il fatto che si arrivi a diventare un vero riferimento per le famiglie che hanno un malato in casa, è davvero un'esperienza gratificante. Poter permettere ad un malato o un anziano di vivere la propria malattia a casa sua, con i suoi familiari, nella sua stanza di sempre, circondato dai suoi oggetti e ricordi, con la sicurezza di un infermiere dedicato sarebbe un'evoluzione di indubbio valore. E' per questo che , nei miei interventi non mi stanco di parlare di infermiere di famiglia.....
Spero che, il servizio infermieristico domiciliare sia tuttora articolato bene come l'ho lasciato. Mi rendo conto che , non dappertutto , i servizi territoriali siano altrettanto estesi , le risorse impiegate dipendono molto dai gusti del direttore sanitario del momento....dai soldi che si vogliono investire in attrezzature o servizi e dai soldi che verranno elargiti ai primari.......poi , magari per servizi utili ai cittadini rimangono pochi denari....
"Ci sono due modi di vivere la vita, uno è come se niente fosse un miracolo, l'altro è come se tutto fosse un miracolo"
Albert Einstein