
NO.... Skyes non l'ho capito......!!


Spiegati possibilmente con termini meno complessi e che più si addicano alle mie possibilità intellettive...

Perchè dire che possiamo fare quello per cui siamo stati formati non è chiaro? Alla fine il nostro agire professionale è delimitato dal profilo, dal codice deontologico ma anche dall'ordinamento didattico...e quest'ultimo credo sia abbastanza chiaro...no? Almeno, io la vedo cosi...picard ha scritto:non sarebbe meglio se gli infermieri, ottenessero una nuova “lista” (magari amplificata) di atti responsabili che chiarissero in modo serio dove inizia e finisce l’opera?![]()
Non è offessivo, ma non è molto professionalizzante avere una lista della spesa delle cose da fare...questo secondo me...riguardo ai protocolli...non creano disparità categoriali...la disparità si crea nel momento in cui un infermiere ha maggiori conoscenze e formazione e quindi può fare cose in più rispetto a chi non ne ha...ma questo non è causato dalla presenza del protocollo ma di diversi ambiti clinici...per esempio che l'infermiere che fa 118 possa intubare (con la laringea o altri presidi) e chi lavora in lungodegenza no non è per creare disparità ma è perchè il lavoro in due ambiti cosi diversi porta a formazioni diverse...l'infermiere del 118 intuba ma perchè ha fatto un corso di formazione a questo e quindi lo può fare (ecco perchè dicevo che l'ordinamento didattico è molto chiaro nel delineare l'agire dell'infermiere)...cosi come magari l'infermiere di lungodegenza sarà chiamato in consulenza come esperto in tema di ldd e darà quindi indicazioni e direttive agli altri infermieri di altri reparti su come trattare la specifica lesione...non è che lui è di serie A e gli altri di B, è che lui per il tipo di reparto in cui lavora ha diversa e specifica formazione...picard ha scritto: Perché ritenerla così obbrobriosamente offensiva?
Forse non è più offensivo un protocollo?![]()
Io penso all’infermiere come il soggetto abilitato a compiere una serie di prestazioni, su tutto il territorio nazionale, da Pantelleria alla Valle d’Aosta. Il protocollo, di contro, concorre, a creare disparità categoriali (come dice il sommo Mauro), nel senso che l’infermiere di lungodegenza e quello del 118, devono essere autorizzati alle stesse ed identiche facoltà professionali.
L'elenco delle cose che posso e non posso fare non era il mansionario? Il protocollo invece è:picard ha scritto: Pertanto, ritengo più offensivo il protocollo che mi elenca quello che posso e non posso fare che un nuovo mansionario con i caratteri del profilo……![]()
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Non so se ho reso l’idea……..![]()
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ditemelo voi……..
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Questo si è un mansionario...il protocollo è un altra cosa...come ho scritto nel messaggio sopra...ci dice il modo migliore, in base alle evidenze, per fare una prestazione...ce ne sono anche di medici di protocolli, ma nessuno pensa che il medico abbia un mansionario...come loro anche noi dovremmo consultarli in caso di dubbio prima di fare qualsiasi cosa...susanna ha scritto:Ma Skyes, una definizione di cosa ci viene attribuito, di cosa dobbiamo fare...non è un mansionario?
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