Thanx

franco ha scritto:Grande Zaffo
Hai la psicologia del forumista
E questo è positivo, congratulazioni! Purtroppo molti colleghi non sono in grado di ripartire, nemmeno di innovarsi.franco ha scritto:Vero stavo diventando un vecchio infermiere di reparto per fortuna mi hanno cambiato e quindi si riparte e l'attenzione cresce perchè c'è quel guizzo di nuovo.
Tranquillo, c'è stato un fraintendimento.franco ha scritto:La scuola regionale c'è stata e non ci posso far nulla, un poco come quando mio nonno si metteva a parlare per l'ennesima volta della seconda guerra mondiale cosa fai, ti metti li e lo ascolti come se fosse la prima volta.
Le percentuali, ora, non sono molto diverse. Solo leggermente ridotte. I dindi invece si devono solo sganciare!franco ha scritto:Una volta purtroppo si iniziava il corso da infermiere a 16 anni e a 18 ho iniziato a lavorare.
In pratica il 50% abbandonava ed avevamo anche un premio di 1 o 2 milioni non ricordo, ma tanti la abbandonavano lo stesso.
Ognibene, la colgo nuovamente in fallo!franco ha scritto:Dopo anni di reparto farai osservare anche tu all'allievo che le novità che ti propone gliele ha insegnate un infermiere che adesso da anni fate altre cose e si riparte.
Poi è vero che non si può sapere tutto e si può sempre far la figura del somaro su qualcosa.
Tanto di cappello, Franco. Hai dovuto anche preparare un erbario per l'esame di botanica sistematica?franco ha scritto:La laurea in Scienze Naturali, impegnativa ma grazie alla mia collega Doina e a tutti quelli che mi hanno concesso cambi ce l'ho fatta.
Il problema è che non avevo valutato il dopo, che richiedeva stage gratuiti, borse di studio con una gavetta che poteva essere decennale e avevo lo stipendio da infermiere il mutuo e due bimbe all'asilo
Non è che ne bocci tanti, è che tanti si ritirano, anche si hanno voti buoni.franco ha scritto:L'infermieristica è difficile e ne boccia tanti e i motivi più semplici sono, prima cosa indispone, si usano termini forbiti, termini anglofoni e termini di uso comune insieme su libri da 100 euro che non hanno un indice decente non hanno un iconografia o un glossario e li chiamano testi universitari e se perdi un passo non si capisce cosa ci azzeccano l'uno con l'altro. La seconda cosa è che si usano termini di uso comune che hanno una definizione tecnica e se non la sai stop esame finito... mi sbaglio molto?
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